martedì 14 luglio 2009

Protesta contro il ddl alfano

lunedì 13 luglio 2009

La protesta dei blogger si farà




Segnalo il post di Vittorio Zambardino che ricorda, per il 14 luglio, la protesta dei blogger nonostante la Federazione Nazionale della Stampa Italiana abbia sospeso lo sciopero dopo lo slittamento a settembre del decreto Alfano.



venerdì 10 luglio 2009

Hadopi 2 passa al Senato.



Seguendo costantemente l'evoluzione del progetto di legge Hadopi, mi sto facendo una cultura di diritto francese.
Eravamo rimasti che l'Hadopi 2 doveva essere discussa in Parlamento il 20 luglio. Ora mi correggo, la data è il 21 luglio. Il Parlamento francese come quello Italiano è composto da due camere: il Senato (Sénat) e l'Assemblea nazionale (Assemblée nationale). I progetti di legge passano prima al Senato - al contrario dell'Italia - ( i dibattiti al Senato sono di solito meno intensi e sono meno seguiti da parte dei mezzi di comunicazione, in quanto è eletto a suffragio indiretto e ha minore visibilità), poi all'Assemblea nazionale dove il dibattito si fa molto più acceso.

Tutto questo per dirvi che l'Hadopi 2 è stata ieri approvata dal Senato, cosa che appena letta stamattina - e premettendo che non conosco l'iter legislativo francese - mi aveva lasciato abbastanza in confusione.
Secondo il nuovo testo, spetterà alla giustizia ordinaria stabilire la pena a cui andranno incontro gli utenti responsabili di aver scaricato file illegalmente. Si va da 12 mesi di sospensione della connessione, a 300 mila euro di multa, fino a due anni di carcere.


giovedì 9 luglio 2009

Intercettazioni, il ddl slitta a settembre




«Il governo non ritiene il provvedimento così urgente da dover essere esaminato e votato entro il mese di luglio». Queste le parole del ministro della Giustizia Alfano riportate su La Stampa, martedì 7.
Ci sono alcune cose da sistemare? Pare di si, come ho già segnalato qualche post più sotto.
Nel frattempo i blogger si stanno preparando alla protesta del 14 luglio, vedi il blog di Gilioli Piovono Rane e questo post di Zambardino su Scene Digitali.
Io ho intenzione di aderire per protestare contro la censura preventiva che verrebbe attivata dal decreto Alfano verso i blog.
Voi blogger aderirete?

Aggiornamento ore 21:00 - La Federazione Nazionale della Stampa Italiana ha deciso di sospendere lo sciopero contro il ddl sulle intercettazioni previsto per il 14 luglio.
Articolo su Repubblica qui.




mercoledì 8 luglio 2009

Pubblicità e social network




Twitter
.
Tutto si basa sui follower. Utenti in diretto contatto con un determinato account e ne ricevono gli aggiornamenti. Ed è qui che scatta il business. La società di marketing australiana uSocial si fa pagare per aumentare la platea virtuale di un utente che sia una società o un privato, comunque qualcuno alla disperata ricerca di ampia visibilità. Questi i prezzi: 1.000 follower per 87 $, 10 mila per 372 $ e 100 mila per circa 3.500 $. Già 150 le commesse acquisite e 80-90 in cantiere.

Facebook.
Il membro del CdA di FB, Mark Andreessen, ha previsto un fatturato di 500 mln di dollari entro il 2009 e guadagni miliardari entro i prossimi 5 anni. Tutto grazie alla vendita di spazi pubblicitari.

«La strategia è la solita: si crea la comunità e poi si guadagna sull’advertising» spiega il dott. Maurizio Tesconi, ricercatore presso l’Istituto di Informatica e Telematica del CNR. «Google ha fatto lo stesso con le mappe gratuite, guadagnando ora sul piazzamento in esse delle attività commerciali».
Intanto, secondo ZenithOptimedia, gli investimenti pubblicitari globali su internet aumenteranno del 10% nel corso del 2009, arrivando a raggiungere il 15,1% della spesa promozionale totale nel 2011. Le previsioni di aprile davano gli ads di rete in crescita dell’8,6% a fine anno, ma ora le stime sono state riviste al rialzo, facendo di internet, almeno potenzialmente, l’unico mercato pubblicitario in crescita del 2009.

Fonti: Metronews, PMI.it, Punto informatico, Quo Media.



martedì 7 luglio 2009

Protesta Uiguri e repressione Cinese




Cina. Stato dello Xinjiang. Città di Urumqi. 5 luglio. Manifestazione di protesta per l'uccisione di due uiguri avvenuta il 26 giugno in una fabbrica di giocattoli nella provincia del Guangdong. Circa 156 persone hanno perso la vita, più di 800 sono rimaste ferite. Settecento gli arresti effettuati.
Nello Xinjiang, chiamato anche "Turkestan orientale" dai separatisti - un territorio grande cinque volte l'Italia e ricco di petrolio, ma popolato da solo 20 milioni di persone - la minoranza centroasiatica degli Uiguri rappresenta il 44 percento della popolazione, contro un 38 percento (e in crescita) di Han (l'etnia cinese). Come i Tibetani, gli Uiguri lamentano di essere trattati come cittadini di seconda classe dai cinesi, la cui presenza sta lentamente erodendo la cultura e l'identità locale.
L'odio etnico corre sul web e attraverso i blog. Alcuni nazionalisti di etnia Han affermano: "Distruggete la cospirazione, colpite duramente questi sabotatori e colpite con anche più ferocia di prima", e ancora "Il debito di sangue verrà ripagato. Compatrioti Han unitevi e sollevatevi".
La censura del Governo cinese è in azione: toglie foto e filmati che immortalano violenza e sangue, blocca blog e siti scomodi. Non si deve parlare di conflitto etnico in un paese comunista dove dovrebbero essere tutti compagni. Il pugno di ferro cinese continua a colpire sia nelle strade che nella rete.


Gabriele Battaglia, giornalista e studioso della lingua ufficiale cinese (il mandarino), ha scritto un interessante articolo su Peace Reporter e analizza la situazione anche sul suo blog.
Su You Tube alla voce urumqi protest si trovano numerosi filmati.


venerdì 3 luglio 2009

Il magistrato blogger




Dopo il caso in Inghilterra del poliziotto blogger, abbiamo in Italia il magistrato blogger che deride sul web le sentenze dei colleghi. Il magistrato Gaetano Dragotto ha deciso di dimettersi dopo che il Csm ha bocciato la sua conferma nell’incarico. I motivi della bocciatura non sono ancora noti, ma lui non ha dubbi: «Da fonti private mi risulta che la causa principale sia stata proprio il blog». Un blog troppo scomodo ai suoi colleghi che non sopportavano la sua ironia e il suo sarcasmo sulle loro sentenze. Ultimo post del suo blog Temi Nera è datato 2 aprile 2008, quando probabilmente gli fu intimato di chiudere il blog anche se lui si difendeva sostenendo che voleva solo provocare un dibattito e attirare l’attenzione dei colleghi su un modo a volte troppo sciatto e approssimativo di amministrare la giustizia e che comunque sul web non era mai stato citato un magistrato con nome e cognome.
Il Csm avviò un’istruttoria per verificare se esistessero i presupposti dell’incompatibilità del magistrato con il suo ufficio e il suo ruolo concludendo che il blog rappresentava «una caduta di stile» e un «tono di scherno in ordine alla professionalità dei colleghi».
Questo è un altro caso importante di blogger che definirei anomali. C'è da dire che oltre a dare fastidio ai colleghi Dragotto non commetteva alcun reato e non divulgava - al contrario di NightJack - dettagli sui casi su cui stava lavorando.
Siete d'accordo con la conclusione del Csm oppure pensate che avrebbe potuto portare avanti il suo blog senza problemi?

Vi segnalo questo interessante post da Il Navigatore 2.0 che raccoglie alcune divertenti sentenze derise da Dragotto e fa un piccolo appello finale.

giovedì 2 luglio 2009

Il Garante della privacy è perplesso sulle sanzioni stabilite dal Ddl intercettazioni




Il Garante della privacy si dice "perplesso sull'applicazione di sanzioni penali nei confronti della libertà di stampa", al termine di un'intervista rilasciata dopo la relazione al Senato sull'attività del 2008. Il Garante attacca il Ddl sulle intercettazioni approvato da poco dalla Camera e passato ora al Senato.

Questi i temi scottanti per la stampa:

- Sanzioni per giornalisti ed editori: multe salate per gli editori che violano il divieto di pubblicazione. Per i giornalisti previsto, in caso di violazione, l'arresto fino a 30 giorni o l'ammenda fino a 10mila euro se si tratta di intercettazioni.

-All'articolo 8 della legge 8 febbraio 1948 (la legge sulla stampa), n. 47, e successive modificazioni, dopo il terzo comma è inserito il seguente: «Per le trasmissioni radiofoniche o televisive, le dichiarazioni o le rettifiche sono effettuate ai sensi dell'articolo 32 del testo unico della radiotelevisione, di cui al decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177. Per i siti informatici, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono».

Ricordo che la scadenza per i possibili emendamenti da presentare al Senato è il 7 luglio alle ore 20, termine stabilito dall'ufficio di presidenza della Commissione giustizia di palazzo Madama.
Dopo quella data sapremo in cosa consisterà definitivamente la legge sulle intercettazioni. Speriamo in qualche buon emendamento.


mercoledì 1 luglio 2009

Hadopi 2: Il Consiglio di Stato critica la nuova legge

Ufficialmente progettato per rispondere alle obiezioni sollevate dalla Corte costituzionale in merito alla legge Hadopi, il nuovo testo (l'Hadopi 2), che sarà presentato al Parlamento il 20 luglio, solleva numerosi problemi. Secondo il quotidiano "La Tribune" del 30 giugno, il Consiglio di Stato avrebbe criticato il progetto e insistito sul fatto che anche questo risulterebbe incostituzionale.
Il problema per il Consiglio di Stato consiste nella sanzione penale voluta dal governo, che costituirebbe una violazione del principio di separazione dei poteri fra la funzionie amministrativa dello Stato e quella giudiziaria. "La procedura penale voluta dal governo riduce l'intervento giudiziario ad un semplice ruolo quasi-amministrativo, senza un vero e proprio processo", afferma il più alto tribunale amministrativo francese.
Anche la sanzione che multa di 1.500 euro più un mese di sospensione dell'accesso ad Internet agli utenti che praticano il download illegale, dimostra ancora una volta una incursione della camera legislativa nel potere giudiziario. Infine, il Consiglio di Stato sottolinea l'importanza del rispetto della presunzione di innocenza, violato dall'Hadopi.

(Tradotto da me con l'ausilio del traduttore di Google dal sito francese NetEco).

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