venerdì 3 luglio 2009

Il magistrato blogger




Dopo il caso in Inghilterra del poliziotto blogger, abbiamo in Italia il magistrato blogger che deride sul web le sentenze dei colleghi. Il magistrato Gaetano Dragotto ha deciso di dimettersi dopo che il Csm ha bocciato la sua conferma nell’incarico. I motivi della bocciatura non sono ancora noti, ma lui non ha dubbi: «Da fonti private mi risulta che la causa principale sia stata proprio il blog». Un blog troppo scomodo ai suoi colleghi che non sopportavano la sua ironia e il suo sarcasmo sulle loro sentenze. Ultimo post del suo blog Temi Nera è datato 2 aprile 2008, quando probabilmente gli fu intimato di chiudere il blog anche se lui si difendeva sostenendo che voleva solo provocare un dibattito e attirare l’attenzione dei colleghi su un modo a volte troppo sciatto e approssimativo di amministrare la giustizia e che comunque sul web non era mai stato citato un magistrato con nome e cognome.
Il Csm avviò un’istruttoria per verificare se esistessero i presupposti dell’incompatibilità del magistrato con il suo ufficio e il suo ruolo concludendo che il blog rappresentava «una caduta di stile» e un «tono di scherno in ordine alla professionalità dei colleghi».
Questo è un altro caso importante di blogger che definirei anomali. C'è da dire che oltre a dare fastidio ai colleghi Dragotto non commetteva alcun reato e non divulgava - al contrario di NightJack - dettagli sui casi su cui stava lavorando.
Siete d'accordo con la conclusione del Csm oppure pensate che avrebbe potuto portare avanti il suo blog senza problemi?

Vi segnalo questo interessante post da Il Navigatore 2.0 che raccoglie alcune divertenti sentenze derise da Dragotto e fa un piccolo appello finale.

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