giovedì 18 giugno 2009

Anche l'Olanda dichiara guerra alla pirateria




L'Olanda, seguendo le orme della Francia, vuole punire la condivisione tramite rete P2P di materiale protetto da copyright. La commissione di giustizia della Camera olandese ha discusso stamattina un rapporto sul diritto di autore e della sua intenzione di proporre ai ministri della Giustizia, Ernst Hirsch Ballin, e delle Finanze, Maria van der Hoeven, un progetto di legge che combatta con forza la pirateria.
Un recente sondaggio del programma televisivo di Eén Vandaag effettuato tra i giovani olandesi tra i 12 e i 24 anni, ha avuto un risultato impressionante: circa il 93% dei giovani ha dichiarato di scaricare musica, film e giochi illegalmente, mentre solo il 5% lo fa legalmente da servizi a pagamento come iTunes. Attualmente in Olanda non è reato il download di materiale coperto da copyright ma lo è l'upload.
La commissione di giustizia della Camera olandese fortunatamente non mira unicamente a condannare ma propone inoltre di abbassare le tasse sull'acquisto per uso privato di cd e dvd, fino ad azzerarle in tre anni, per ridurre i costi per i consumatori e salvaguardare i profitti delle case produttrici.
Sicuramente nei prossimi mesi tutti questi disegni di legge - ricordo che un comitato anti pirateria sta lavorando pure in Italia - si trasformeranno in qualcosa di pratico. Speriamo in soluzioni moderate e non troppo repressive. Sta di fatto che i "pirati" sono riusciti ad approdare al parlamento Europeo, in quanto il partito svedese Piratpartiet alle europee ha ottenuto un incredibile 7,1% conquistando 1 dei 18 seggi destinati alla Svezia. Rick Falkvinge, leader del Piratpartiet dichiara battagliero di avere un'agenda politica esplosiva, che include il contrasto all'azione di lobby dell'industria dei contenuti sino alla depenalizzazione dell'utilizzo del file sharing per uso privato.


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