sabato 9 dicembre 2006

U.S.A. e Medioriente



Il principale nemico degli Stati Uniti è l'estremismo islamico, il quale porta avanti una campagna terroristica e di odio contro l'Occidente.
Da sempre punta avanzata dell'estremismo islamico è lo sciita Iran che di fatto è una Teaocrazia.
Il più alto potere previsto dalla costituzione lo detiene la Guida Suprema (rahbar), che viene eletto da un consiglio di capi religiosi e la sua carica è vitalizia. Attualmente in carica è l'Ayatollah Ali Khamenei.
Gli U.S.A. da sempre hanno cercato di isolare l'Iran stipulando ottimi rapporti diplomatici con i suoi vicini Saddam Hussein compreso (vedi guerra tra Iran e Iraq). Dopo la disastrosa guerra con l'Iran il dittatore Iracheno è sfuggito al controllo americano ed ha attaccato il Kuwait sperando di risanare le finanze statali. Ma gli U.S.A. non sono stati a guardare avendo numerosi interessi petroliferi nella zona.
Dopo l'11 settembre gli U.S.A. hanno visto nel medioriente un covo di terroristi, e hanno avuto l'ambizioso progetto di ridisegnare gli assetti politico-diplomatici della zona. Il loro intento era quello di creare due democrazie basate su principi laici e filo americane per isolare l'estremista sciita Iran e per poter controllare il commercio del petrolio. Per prima cosa hanno attaccato il super conservatore-estremista islamico Afghanistan, governato dai Talebani una setta appartenente al movimento sunnita deobandi. Questi avevano numerosi nemici interni e furono facilmente rovesciati.
Toccava ora all'Iraq governato dal despota Saddam Hussein, divenuto anti americano dopo l'intervento degli U.S.A. in Kuwait. Pure quello dopo una fiacca resistenza è stato rovesciato.
Ma oggi apprendiamo che questo ambizioso piano è in fallito, perchè sia in Iraq che in Afghanistan c'è una fortissima instabilità, anarchia e lo spettro di una guerra civile.
L'estremismo islamico sciita sta aumentando in medioriente e gli stati guida di questo movimento sono l'Iran e la Siria. L'Iran ormai ha una posizione egemone nella zona.
Vedremo gli sviluppi nei prossimi anni.

giovedì 7 dicembre 2006

Rapimenti in Nigeria



Stamane all'alba è avvenuto un nuovo rapimento di lavoratori alle piattaforme petrolifere nigeriane ad opera di un gruppo di ribelli armati (ansa).
Ma come mai accadono questi rapimenti? Chi sono questi "feroci" e "sanguinari" ribelli?
Queste piattaforme si trovano nella zona del Delta del Niger sul Golfo di Guinea. Dal 1993 è una zona "calda" perché costantemente vi si scontrano le truppe governative con appunto questi ribelli.
Ma da dove spuntano questi? Cosa vogliono?
I guerriglieri sostengono che la maggior parte dei fondi provenienti dallo sfruttamento del petrolio vengano incamerati dal governo il quale ne destina una parte irrisoria alle comunità locali.
Dal 1999 la Nigeria è governata dall'ex generale Olusegun Obasanjo che dopo 16 anni di dittatura si è trovato davanti il difficile compito di democratizzare un paese periodicamente colpito da tensioni etniche e religiose. Fonte economica principale è proprio il petrolio che viene estratto dalle piattaforme petrolifere di proprietà di multinazionali come la Shell, la Chevron e l'Agip.
C'è da aggiungere che lo sfruttamento petrolifero nell'area provoca gravi danni ambientali per i quali il governo non sembra preoccuparsi più di tanto in quanto profumatamente pagato dalle multinazionali. Questi danni ambientali consistono nell'inquinamento delle falde acquifere ad opera dei liquami provenienti dagli oleodotti e nel conseguente danno sulle attività ittiche.
Di conseguenza gruppi di ribelli lottano per una maggior giustizia economica e ambientale che il governo sembra non riuscire a dare ai suoi cittadini.
Concludo denigrando gli odierni mass-media italiani che danno le notizie a metà senza spiegare il complesso mondo che ci sta dietro. Per fortuna esiste la rete.


Link utili: Acqua nera, Conflitti in Nigeria, Storia della Nigeria.

Introduzione e varo del blog



Un caloroso e informale ciao a tutti i miei lettori.
Oggi mi son deciso a varare il mio blog, una scelta non facile. Molte persone hanno dei propri blog ma non è facile riempirli. Di cosa si può parlare..., hobby, sport, politica, attualità; nella mia testa girano molte cose ma non ho un obiettivo chiaro se non quello di esprimere delle mie idee su svariati argomenti e poter ricevere risposte.
Un buon motivo per scrivere un blog può essere proprio quello di tornare a scrivere, perché sinceramente finite le superiori e l' epoca dei temi e delle relazioni tecniche, le opportunità per scrivere pensieri e discorsi si sono drasticamente ridotte, e sopravvivono nella mia vita nel prendere appunti e preparare schemi di studio all'università.
Visto che sono caduto sull'università informerò il lettore che frequento a Parma la facoltà di Lettere e Filosofia al curriculum civiltà letterarie e storia delle civiltà. Laurea triennale, non granché. Non amo molto dilungarmi nel parlare di me stesso quindi basta così.
Cercherò e mi impegnerò a tenere aggiornato questo blog spero con argomenti vari e fornendo spunti di discussione interessanti.
Non voglio dilungarmi a lungo su di una introduzione e quindi annoiare il lettore, per oggi basta così!


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