giovedì 2 luglio 2009

Il Garante della privacy è perplesso sulle sanzioni stabilite dal Ddl intercettazioni




Il Garante della privacy si dice "perplesso sull'applicazione di sanzioni penali nei confronti della libertà di stampa", al termine di un'intervista rilasciata dopo la relazione al Senato sull'attività del 2008. Il Garante attacca il Ddl sulle intercettazioni approvato da poco dalla Camera e passato ora al Senato.

Questi i temi scottanti per la stampa:

- Sanzioni per giornalisti ed editori: multe salate per gli editori che violano il divieto di pubblicazione. Per i giornalisti previsto, in caso di violazione, l'arresto fino a 30 giorni o l'ammenda fino a 10mila euro se si tratta di intercettazioni.

-All'articolo 8 della legge 8 febbraio 1948 (la legge sulla stampa), n. 47, e successive modificazioni, dopo il terzo comma è inserito il seguente: «Per le trasmissioni radiofoniche o televisive, le dichiarazioni o le rettifiche sono effettuate ai sensi dell'articolo 32 del testo unico della radiotelevisione, di cui al decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177. Per i siti informatici, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono».

Ricordo che la scadenza per i possibili emendamenti da presentare al Senato è il 7 luglio alle ore 20, termine stabilito dall'ufficio di presidenza della Commissione giustizia di palazzo Madama.
Dopo quella data sapremo in cosa consisterà definitivamente la legge sulle intercettazioni. Speriamo in qualche buon emendamento.


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